
Bafurr Testa Di Pietra, abile musicista e cantore,compositore di drammi come la morte di Thrain a Dol Guldur o di epiche ballate che parlano dello scontro fra Re Azaghâl e il drago Glaurung, della Battaglia di Azanulbizar e la Lotta di Dáin I con i Draghi del Gelo nelle Ered Mithrin, l’attacco di queste spregevoli creature ha portato la sua gente a trasferirsi nelle vicine Iron Hills, dove Bafurr nacque in un accampamento alla sorgente del fiume Carner nel lontano 2830. Diversamente dal padre Norgel II che era guardia scelta di Dain II Piedediferro e il nonno Norgel I Felakgundu che ai tempi era caposquadra minatore ai rifornimenti di rame, lui intraprese la carriera di Menestrello.
Il lungo addestramento con i saggi del suo popolo lo rese un abile menestrello, cosi partecipò al fianco di suo padre nella battaglia dei cinque eserciti e si stabilì con la sua famiglia a Erebor, che diventò la sua nuova casa. Qui la sua fama crebbe ulteriormente grazie al sommo mentore e cugino Bombur, ed e grazie ad anche ai suoi cugini Bifur e Bofur da cui imparò l’utilizzo di altri strumenti musicali come il Clarinetto.
Bafurr si esercitò molto ad intrattenere il pubblico nella locanda del Cinghiale Infuriato nella vicina città di Dale, prima di proprietà di suo nonno e poi di suo fratello Agaar. E qui si intratteneva con suo cugino Bombur che amava molto la cucina del luogo, e si notava molto dalla sua stazza, Bombur il buon gustaio.
Era gia passato una settimana dalla festività del Giorno di Durin dell’ anno 2983, l’inverno era nel pieno del suo clima rigido in quelle ostili terre,il ricordo dei festeggiamenti a base di Birra e cinghiale nelle mura di Thorin Hall, arrivavano al vecchio nano come un triste rimpianto.
Oramai erano gia alcuni anni che Bafurr seguiva suo fratello Agaar nei suoi viaggi a ovest di Eriador.
Qualche giorno prima della sacra festività dei nani, un vecchio nano della città di Gondamon, giunto alla fortezza dei nani per i festeggiamenti, aveva convinto suo fratello ad avventurarsi nelle terre a nord delle Ered Luin, per una missione commerciale con i popoli di Lossoth. Bafurr era prettamente contrario, non amava quei popoli primitivi, ma suo fratello che si dichiarava esperto in operazioni commerciali,dovuto alla sua attività nelle terre di Dale, lo convinse, zaino in spalla, a seguirlo fino alla Baia di Forochel.
Queste impervie terre nei mesi invernali era colpite da un tremendo vento proveniente dal mare e le acque della baia per tutto il periodo rimangono ghiacciate. Muniti di slittino per portare l’approvvigionamento fino a capo Forochel, passarono delle notti rintani in rifugi scavati nella neve per ripararsi dal vento notturno, Bafurr raggomitolato nel suo sacco a pelo di lana di aurochs, malediva il giorno in cui aveva seguito il suo giovane fratello. Dopo giorni passati alle intemperie raggiunsero il villaggio degli Uomini delle Nevi. Il villaggio era interamente composto da strani rifugi fatti a cupola interamente con mattoni di neve pressata, che loro chiamavano igloo. L’accoglimento non e stato dei migliori, ma dopo una lunga discussione a base di un lingua gutturale, furono portati dal capo del villaggio, la vera destinazione del loro viaggio.
Grk'Or era alto più di due metri con delle enormi spalle, vestito tutto in pelli sembrava un enorme orso,spiegò ai due nani che attendeva quel carico da mesi, li ripago con un sacco di moneta sonante. Subito dopo il capo del villaggio li informo che due settimane prima fu ritrovato nella piana innevata vicino al villaggio, una altra carovana di nani. Il convoglio spiego l’uomo di Lossoth, era stato attaccato da un gruppo di orsi delle nevi, i nani erano tutti morti tranne un piccolo nano dai capelli e barba rossa ritrovato sotto i ruderi abbandonati nella neve. I due vollero vedere questo giovane nano, incuriositi dalla sua sorte, il giovane si rifiutava di parlare con nessuno dal giorno del suo arrivo, era robusto e ringhiava come un belva inferocita. Ad Agaar piacque subito lo spirito di questo nano era nato per fare il guerriero, decise cosi di riportarlo cui lui nel viaggio di ritorno.
Bafurr sapeva che il fratello dopo aver perso la moglie in una scorribanda dei Goblin nei territori di Brea, era rimasto solo con il suo primo figlio Dorigrim, avrebbe avuto bisogno di una mano a crescere questo giovane Nano. Il Suo nome era Olivic dei Monti azzurri.
Il lungo addestramento con i saggi del suo popolo lo rese un abile menestrello, cosi partecipò al fianco di suo padre nella battaglia dei cinque eserciti e si stabilì con la sua famiglia a Erebor, che diventò la sua nuova casa. Qui la sua fama crebbe ulteriormente grazie al sommo mentore e cugino Bombur, ed e grazie ad anche ai suoi cugini Bifur e Bofur da cui imparò l’utilizzo di altri strumenti musicali come il Clarinetto.
Bafurr si esercitò molto ad intrattenere il pubblico nella locanda del Cinghiale Infuriato nella vicina città di Dale, prima di proprietà di suo nonno e poi di suo fratello Agaar. E qui si intratteneva con suo cugino Bombur che amava molto la cucina del luogo, e si notava molto dalla sua stazza, Bombur il buon gustaio.
Era gia passato una settimana dalla festività del Giorno di Durin dell’ anno 2983, l’inverno era nel pieno del suo clima rigido in quelle ostili terre,il ricordo dei festeggiamenti a base di Birra e cinghiale nelle mura di Thorin Hall, arrivavano al vecchio nano come un triste rimpianto.
Oramai erano gia alcuni anni che Bafurr seguiva suo fratello Agaar nei suoi viaggi a ovest di Eriador.
Qualche giorno prima della sacra festività dei nani, un vecchio nano della città di Gondamon, giunto alla fortezza dei nani per i festeggiamenti, aveva convinto suo fratello ad avventurarsi nelle terre a nord delle Ered Luin, per una missione commerciale con i popoli di Lossoth. Bafurr era prettamente contrario, non amava quei popoli primitivi, ma suo fratello che si dichiarava esperto in operazioni commerciali,dovuto alla sua attività nelle terre di Dale, lo convinse, zaino in spalla, a seguirlo fino alla Baia di Forochel.
Queste impervie terre nei mesi invernali era colpite da un tremendo vento proveniente dal mare e le acque della baia per tutto il periodo rimangono ghiacciate. Muniti di slittino per portare l’approvvigionamento fino a capo Forochel, passarono delle notti rintani in rifugi scavati nella neve per ripararsi dal vento notturno, Bafurr raggomitolato nel suo sacco a pelo di lana di aurochs, malediva il giorno in cui aveva seguito il suo giovane fratello. Dopo giorni passati alle intemperie raggiunsero il villaggio degli Uomini delle Nevi. Il villaggio era interamente composto da strani rifugi fatti a cupola interamente con mattoni di neve pressata, che loro chiamavano igloo. L’accoglimento non e stato dei migliori, ma dopo una lunga discussione a base di un lingua gutturale, furono portati dal capo del villaggio, la vera destinazione del loro viaggio.
Grk'Or era alto più di due metri con delle enormi spalle, vestito tutto in pelli sembrava un enorme orso,spiegò ai due nani che attendeva quel carico da mesi, li ripago con un sacco di moneta sonante. Subito dopo il capo del villaggio li informo che due settimane prima fu ritrovato nella piana innevata vicino al villaggio, una altra carovana di nani. Il convoglio spiego l’uomo di Lossoth, era stato attaccato da un gruppo di orsi delle nevi, i nani erano tutti morti tranne un piccolo nano dai capelli e barba rossa ritrovato sotto i ruderi abbandonati nella neve. I due vollero vedere questo giovane nano, incuriositi dalla sua sorte, il giovane si rifiutava di parlare con nessuno dal giorno del suo arrivo, era robusto e ringhiava come un belva inferocita. Ad Agaar piacque subito lo spirito di questo nano era nato per fare il guerriero, decise cosi di riportarlo cui lui nel viaggio di ritorno.
Bafurr sapeva che il fratello dopo aver perso la moglie in una scorribanda dei Goblin nei territori di Brea, era rimasto solo con il suo primo figlio Dorigrim, avrebbe avuto bisogno di una mano a crescere questo giovane Nano. Il Suo nome era Olivic dei Monti azzurri.
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